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Allenamento 2-8/09/13

Altra settimana dedicata fondamentalmente all’organizzazione di allenamenti da tenere in manifestazioni varie, oltre che per i corsi che partiranno (sezione aggiornata a oggi: qui).  Intanto abbiamo ripreso gli outdoor ParkourWave per riprendere un po’ di forma. Ho anche pubblicato un secondo video più lungo riassunto di due-tre giorni di allenamento di fine agosto (vedi in fondo al post): ho cercato di riassumere in video quel che ho fatto, sperando di far vedere il parkour in un ottica un po’ più completa e reale, nulla di più di questo.

lunedi: gran giornata di sole, allenamento di flow a terra e tramite qualche semplice ostacolo: ricerca di qualche combinazione interessante e perfezionamento dei movimenti. Potenziamento con una pietra di marmo ormai “mia” al parco, con sollevamenti e lanci. Concludo con un po’ di kong/saut de chat sia con un ostacolo appena sbloccato (alto) sia perfezionado l’arrivo di altri ostacoli.

martedi: recupero, streeching, qi qong e meditazione (paroloni), comunque un bel recupero attivo e rilassamento.

mercoledi: sono ancora un po’ stanco, ma tengo l’allenamento outdoor parkourWave a gattico. Breve riscaldamnto aerobico (sondando la resistenza media dopo le vacanze), e poi subito un po’ di tecnica base (equilibrio, precision, monkey) per risvegliare subito un po’ di movimento.
Finiamo con un circuitino a cui partecipo anche io:  20 minuti  con esercizi a corpo libero e scatti in salita, massimo numero di ripetizioni delc ircuito possibili (20 addominali, 15 squat, 10 pieg braccia, 5 trazioni, scatto), con esucuzione diversa in base al livello. Ovviamente dando il 100% si finisce con un po’ di nausea! passeggiata defaticante e steeching per finire)

giovedi: Finito di lavorare un poco prima riesco ad esplorare la testa della valle di nibbio, (parco nazione Val Grande) alla ricerca del sentiero che la risale. Ovviamente trovo il sentiero sbagliato, quello vecchio e abbandonato, ma è comunque una bella avventura tra il letto del fiume e i suoi massi enormi, cascate,  foresta e camosci che scappano. Arrivo poco prima dell’enorme frana che ha bloccato la valle.
Tornando mi fermo a Mergozzo e lo atraverso avanti e indietro, (al buio, sono le 20.30 passate), rinfrescandomi dal caldo esagerato.

venerdi: Vorrei riposarmi ma la giornata passa tra impegni vari e alla fine mi ritrovo con un po’ di  studio di qualche esercizio con kettlebell e corpo libero….tutta quest’estate settembrina mi vitalizza in maniera un po’ nevrotica! 😉

sabato: L’allenamento ufficiale è alle 15 e 30 , presso Corssifit Lago Maggiore – Unconventional Training , che sarà una delle sedi degli allenamenti parkourWave 2013-14 Piemonte (vedi sezione corsi), e dalle 17 all 19 sui corsi a Borgomanero, con parkour e Junglewave per presentari i corsi presso la Pesistica ASD di Borgomanero. In realtà parto a montare e viaggiare alle 10 di mattino e finisco alle 21 di scaricare il furgone….fa tutto parte dello stesso Percorso!  Grazie a tutti i ragazzi e ragazze che c’erano, chi ha organizzato e partecipato, chi ha aiutato a caricare e a scaricare, chi ha messo il camion, chi si è allenato e divertito, chi si è aperto i calli sulle sbarre e chi ha sudato assieme e chi mette a disposizione spazi e situazione per far conoscere tutto questo!

Da parte mia note positive su tutto, una bella esperienza la prima sia per i ragazzi davvero ricettivi sia per i commenti alla lezione e al sottoscritto; una bella esperienza la seconda per i compagni presenti e i tanti ragazzi non italiani (ma anche italiani) che si sono lasciati coinvolgere e hanno saputo mettersi in gioco, anche se in maniera scherzosa. Se anche solo uno ha visto diversamente un peso o il Movimento,  è stato un successo.

A voi e a chi mi ha insegnato quanto mi piacerebbe dedicare questo video…scusate per la musica!  😉

Allenamento 06-12/05/13

Eccola, la settimana di forma. Sicuramente è contata la settimana scorsa passata a fare poco parkour e permettendo al corpo di recuperare un po’, sicuramente le condizioni meteo e ambientali hanno influenzato una buona energia.

Lunedi: dopo qualche esercizio leggero agli anelli (che è un po’ che non riprendevo in mano), vado a tenere il corso di parkour: breve riscaldamento e ci spostiamo in esterna: obbiettivo precision, cercando di ripetere senza errori tante volte passaggi più semplici, e cercando di sbloccare con più calma qualcosa di più lungo. Poi inseriti in un circuitino. Al rientro teniamo i 15 minuti della morte (1 giro di quadrupedia diversa ogni volta + 10 piegamenti + 5 trazione fino a esaurimento tempo) e streeching. Finito il corso mi ritaglio un’altra mezz’ora per chiudere i miei di precision: da fermo , con stacco, e poi running. Da fermo non riesce, ma sono soddisfatto di come gira.

Martedi: Breve, personale e leggera sessione super natural training, piedi nudi, erba, streeching , equilibrio, qualche esercizio di press e verticale, ruota, rondata, qualche saluto al sole e posizioni statiche.

Mercoledi: Corso di parkour, partiamo in esterna presso la pista ciclabile , breve riscaldamento con alcuni movimenti base e poi circuitini di fluidità con palm spin, kick palm spin (nome inventato al momento), destra e sinistra. Passaggio mini monkey precision precision e simili, ci spostiamo poi per running precision o stride un po’ più grossi a ripetizione (e sulla ripetizione, e in generale sulla consistenza e sicurezza di un movimento, sale molto la differenza di preparazione fisica).
Torniamo al circo Clap dove proviamo la coreografia quasi completa per lo spettacolo di fine anno sulla struttura di tubi. Streeching e defaticamento.

Giovedi: Corso di acrobatica, ancora un po’ di tempo se ne va per la preparazione dello spettacolo di fine anno: devo dire che, nonostante tutto, è sicuramente una competenza nuova quella di utilizzare il parkour e in generale il movimento per una coreografia, con musica, trama, ritmi e scenografia. Non è esattamente nelle mie corde, ma come tutte le sfide, mi sembra un’ottima occasione di crescita. In particolare devo “colloquiare” sulla struttura o con l’acrobatica a terra con una ragazza che esegue figure aeree ai tessuti. Finito questo, ho provato quasi indipendentemente il flick indietro senza materasso. Ancora molto timore, ma posso arrivarci.

Sabato: Serata di venerdi inpegnativa e piccola contusione al piede dopo giovedi (atterraggio a peidi nudi un po’ pesante), la giornata non parte semplice ma sono contento di tenere il workshop a Gallarate, purtroppo probabilmente l’ultimo, all’aria aperta provando qualche cosa di “vero” parkour in esterna dopo un anno (mensilmente) di preparazione in palestra. Dopo un buon riscaldamento, proposto anche dai ragazzi (con molta quadrupedia, chissà come mai 🙂 ) , ci immaginiamo un po’ di movimenti: da precision vari,  equilibrio, vault tra sbarre, salti di braccia e muscle up ai giochi dei bambini….fino a fronteggiare qualche passaggio un po’ più difficile o aereo, confrontandosi con qualche piccola paura. Foto di rito finale, sono molto felice dell’esperienza e come detto, i ragazzi e le ragazze che si allenano nel ballo dimostrano una determinazione e una caparbietà notevole, grandi doti da applicare anche nel parkour.

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Sono poi andato a Varese, dato che le quasi 3 ore del workshop sono state un buon risveglio  a bassa intensità ma molto piacevole. Incontro Nik, che come altre volte, mi fa da cicerone e sopratutto mi sbatte in faccia qualche passaggio bello tosto che solo in parte riesco a seguire (è anche vero che ci concediamo poco tempo per provare ogni cosa, giustamente). Sicuramente un po’ di altezze che mancano nei miei spot soliti, ma sono anche contento di completare qualcosa di non banale e sopratutto di proposto dall’esterno. Sono soddisfatto, e mi rimane quel giusto appetito per tornare magari ancora più fresco.

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Domenica: Nonostante l’allenamenti di ieri, mi sento in forma. Sono convinto che se non avessi potenziato precedentemente, le gambe oggi non sarebbero utilizzabili. Invece faccio un bel giro sotto al Mottarone, nella parte del Cusio, Valle del Pescone. Luogo delle prossime JungleWave che spero di riuscire a fare. Mi rimetto gli scarponi e trovo bei sentieri, bei torrenti, bei sassi. Scopro anche una cava abbandonata sotto i massi del Sass del Buttic, che ha un fascino davvero particolare.

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Poi, nel pomeriggio tardi mi trovo con i ragazzi più esperti del corso per un allenamento alla pari: anche oggi poco condizionamento e tanti passaggi da forzare, e sono contento per i passaggi chiusi specialmente per un precision e ancora di più per la consistenza e la sicurezza con cui mi sento di muovermi. Rimane un bel salto di fondo tetto / tetto, che lascia un bell’appetito. Concludiamo con qualche sfida d’arrampicata un po’ tecnica e poi 20 climb up nel più breve tempo possibile.

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Direi che se dovevo in maggio applicare un po’ di tecniche , non posso che essere soddisfatto. Forse ho compresso un po’, ma va bene cosi, direi che mi lascio lo spazio di 2 o 3 settimane ancora dove muovermi su questi terreni, magari con un po’ meno volume di lavoro.