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Allenamento 10-16/06/13

Ed ecco , finito il corso di alpinismo avanzato A3. E’ stato davvero portare ai miei limiti (forse anche un po’ oltre) le energie e il livello tecnico di come posso affrontare la montagna. Questa settimana infatti praticamente l’ho passata a recuperare dal sabato scorso e a prepararmi per il weekend finale, destinazione rifugio Torino , Monte Bianco, 3350 metri.

Mi accorgo che per circa un mesetto ho abbandonato buona parte della progressione fisica e tecnica (del parkour), e soprattutto di movimenti impegnativi psicologicamente, perchè le energie sopratutto di sfida era impiegate su questo fronte. E va bene cosi, un altro piccolo passo avanti.

Mercoledi ho tenuto la seconda lezione di Junglewave, sicuramente un po’ stanco ma ho preparato una lezione più improntata sulla mobilità e agilità: diversi movimenti in accosciata, con movimenti vari di spostamento e recupero, poi cadute, avanti e indietro, unite al recupero di oggetti per i più avanzati. Quindi movimenti di swing e girate con i sandabag e poi un super workout finale: 51 passi di quadrupedia, 11 salti su rialzo e 11 solelvamenti per 10 minuti.

Nel frattempo tra lunedi e giovedi ho smontato la struttura del circo, che cambierà sede. qualche centinaio di kg di tubi e cassoni da spostare a circa 100 metri…diciamo che è stato un buon allenamento sul trasporto di oggetti 🙂 (e grazie a Mattia, per l’indispensabile aiuto). In attesa di rifarlo tra qualche mese, per ripartire con gli allenamenti indoor.

Sabato e Domenica come scritto sopra ho l’ultima uscita con il Cai di Arona, sul gruppo del Bianco. La funivia fa circa 2000 metri in 20 minuti, e l’arrivo cosi veloce a 3300 metri non mi lascia indifferente. La prima cosa che noto è la fatica a fare scale o sollevare bagagli…inoltre ho anche riposato poco, dall’1 alle 4 fanno 3 ore. in più per me è la prima volta cosi in alto.

Pensavo la prima giornata fosse solo di acclimatamento e invece ci tuffiamo subito su una prima scalata all’Auiguille de toule, versante ovest, classificata AD-.  La salita , dopo un breve avvicinamento su ghiacciaio, si rivela non difficilissima e nemmeno lunghissima, circa 150 metri di dislivello, ma quello che si fa sentire sono le condizioni ambientali per me del tutto inedite.

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Inoltre la discesa, come ho capito spesso accade, si rivela più difficile che la salita, sempre effettuata in conserva e su pendio abbastanza ripido tra neve molle e qualche roccetta lungo la cresta opposta. Finiamo con qualche manovra di prova di recupero da caduta in crepacio di ghiacciaio..

Al ritorno al rifugio scopro di avere un bel mal di testa e di essere già un po’ stanco…anche mangiare non è scontato, e cosi anche la notte passa difficile: la cosa che più risulta incredibile e sentire il proprio cuore battere cosi forte da essere infastiditi dal rumore. Sinceramente ho avuto qualche dubbio di poter affrontare la salita il giorno dopo, cioè alle 2 del mattino, dato il calore della camerata ho pensato anche di avere la febbre (ma anche questo, scopro, è stata un’esperienza comune a tanti altri).

Al risveglio mi accorgo pero’ di non essere il messo peggio dopo la notatta…mi faccio forza e riesco a mangiare qualcosa a colazione. Mi accorgo che più che fisicamente, è la deliberata volontà di rimettersi in gioco con il rischio e la fatica che sembra mancare un po’. Pensi alle comodità, e quel che ti manca o che desideri finita questa esperienza. Pensi che è la tua prima volta e che forse non devi esagerare.

Poi in realtà verso le 3 ci mettiamo in cammino e tutto fila liscio, le gambe camminano tranquille, il fiato e il battito è regolare, lo stomaco digerisce la colazione piano piano. Direzione Couloir Gervasutti, via di neve e ghiaccio per la Tour Ronde, cima di 3800 metri del Bianco. La salita è di circa 300 metri in canale tra i 45° e 50° , e poi altri 100 metri di dislivello in arrampicata su misto di neve e roccette e cresta, il tutto classificato AD.

La parte più complicata si rivela la crepacia terminale, praticamente un solco nel ghiaccio prima di iniziare la salita…molto aperto e che richiede una certa atleticità per superarlo, almeno al primo che porta oltre la corda.

La salita risulta si faticosa, ma non troppo difficile, su neve buona e bene scalinata e con una bellissima uscita….dopo aver individuato l’itinerario per la salita in vetta finale, la si raggiunge con un ultimo sforzo e dalla quale, anche grazie alla meravigliosa giornata che il meteo ci ha regalato, godiamo della vista di tutto il gruppo del Bianco, e di tutte le alpi.

L’intera escursione è durata circa 10 ore…e anche da questo si capisce come le tempistiche, con banali contrattempi o difficoltà, possono espandersi notevolmente.

Grazie a chi mi ha insegnato il poco che so e chi mi ha aiutato anche solo incitandomi, e alla soddifazione di esserci arrivato. Ora si tratta di mettere in pratica le nozioni apprese e di allenarsi su quel terreno. A presto!

27-02/05e06/13

Questa settimana  , un po’ per caso un po’ per calendario,  vengono al pettine un po’ di nodi e si concludono un po’ di esperienze. Non è stato semplice, sopratutto tutto abbastanza faticoso mentalmente  e fisicamente. Ma sono contento, all fine la “funzionalità” del nostro allenamento serve anche a questo: mantenere alto l’impegno psicofisico e riuscire a non cedere anche ad alti livelli di fatica; a volte il break the jump è una metafora per concludere con successo degli impegni non scontati.

Lunedi pomeriggio e poi martedi mattinaho seguito per 3 ore 2 piccoli gruppi, un workshop ParkourWave presso lo spazio creativo Meltin’ Pop, in collaborazione con Associazione Samsara. Si è tenuto il primo skill lab per studenti di istituti professionali, un viaggio scolastico per acquisire nuove competenze. La cosa importante è che tra i laboratori, digitali, artigianali e creativi c’era anche il parkour, riconosciuto come esperienza formativa per gli studenti e come competenza extrascolastica.
foto di Giorgia Maioli

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Il lunedi è seguito il corso ParkourWave, penultimo appuntamento della stagione, questa volta tutto in outdoor. Io sono già stanco dalla domenica di scalata, in particolare l’arco plantare , tendine di achille e soleo. In ogni caso si tramuta in una bella lezione varia su quasi tutti i fondamentali, qualche piccola sfida anche con un po’ di altezza. Deve essere una piccola prova, per i partecipanti ma in qualche maniera anche per me, di quanto messo a punto durante l’anno, ma adattandosi all’ambiente esterno.

mercoledi: ultimo appuntamento al corso ParkourWave presso circo Clap: facciamo un bel riscaldamento fisico in esterna , seguito da 50 saut de chat in successione. Al termine proviamo e riproviamo la coreografia sistemando qualche particolare, integrando il tutto nella scena complessiva dello spettacolo, con la musica e i tempi giusti.

giovedi : riesco a incastrare 1 ora di acrobatica per provare la mia parte di spettacolo, in coppia con una ragazzina molto brava e preparata (molto più di me), giocando a sfidarci lei sui tessuti aerei e io con la struttura di tubi, con qualche passo di acrobalance.

venerdi : è il giorno del saggio del circo, ci troviamo tutti a giocare un po’ prima dello spettacolo e a fare una prova generale della scena, dall’inizio alla fine, per la prima volta. Il tutto mi ha insegnato un po’ di cose, che assolutamente non sono mai state nelle mie corde ma come tutte le sfide, ho trovato motivanti e sopratutto fonte di apprendimento (sia come istruttore, che come sceneggiatore , per le musiche, i tempi e la trama, sia come corsista di acrobatica dove seppur non ho mostrato molto si tratta di entrare bene nei tempi e nello spazio della partner in questione).

Finita la serata i commenti sono positivi, in generale sullo spettacolo e anche sull’atmosfera che si respirava. Sono molto contento e soddisfatto, come dicevo, un “break the jump” un po’ particolare. Spero di recuperare un po’ di materiale foto/video.

Sabato : per vari problemi organizzativi (miei) il raduno Springwave di Parkourwave, che doveva tenersi ad Arona (a casa mia insomma), si è tenuto a Dalmine. E’ stato un evento molto importante per noi e per tutti gli associati, ad oggi circa 150 persone. Serve per creare momenti di allenamento, confronto e condivisione tra persone che si allenano sotto gli stessi principi e la stessa maglia ma a kilometri di distanza. Importante, riuscire a farlo senza il compromesso della competizione personale.

Io ho seguito un gruppo dei principianti, molte ragazze (almeno rispetto gli standard), molta concentrazione e tanta voglia di sudare e divertirsi. Non puo’ mancare la mega challenge di gruppo finale e un lungo e rilassante streeching. A presto foto.

domenica uscita con il Cai, in valle dell’orco,Gran Paradiso,  la Yosemite italiana (cosi ho sentito dire 😉 ) Un paradiso di granito fessurato e quasi tutto non spittato , quindi da proteggere. Arrampicata libera abbastanza atletica…a noi tocca la via locatelli (fatta solo per metà) e poi un monotiro fantastico “incastromania“, una fessura di 30 metri con un andamento da orizzontale e a verticale. I gradi li trovo almeno una misura sotto i nostri, e sopratutto sulla via faccio una gran fatica. Ma è davvero una nuova esperienza, giocare e soffrire di incastro piedi e mani (braccia) per avanzare lungo una linea descritta dalle ere infinite del tempo nella roccia.

Settimana prossima iniziano i corsi di JUNGLEWAVE a Borgomanero presso la palestra “Pesistica ASD”, e poi in esterna. Tutti invitati!

Allenamento 25-31/03/13

La settimana è stata un po’ fiacca come allenamento, dedicata più alla guarigione di un bel male di stagione, lavoro teorico di studio, programmazione e organizzazione e riposo pasquale. Ancora niente lavoro di tecnica o di lavoro mentale, ma mi porto avanti sul potenziamento gambe.

-Lunedi in uno stato abbastanza patetico di salute ho tenuto il corso (ma fatto proprio poco): condizioni meteo ancora avverse abbiamo sfruttato ancora la palestra: un buon riscaldamento e poi 4 stazioni non semplici ( un cat con altezza, tic tac in precision sulla sbarra, un precision verso il basso, muscle up) da ripetere senza errori per 10 volte. Concluso con alcuni esercizi di equilibrio in verticale, addominali e streeching.

-Mercoledi ho recuperato un po’ di forma e sono partito provando alcuni (5×3) power snatch con bilancere (25,30,35 kg)

Poi ho tenuto il corso al circo: i ragazzini prima (e grazie a qualche strigliata passata, un’ottima lezione), dove abbiamo quasi completato una decente sequenza di quadrupedia e di attraversamento della struttura di tubi. Con gli adulti riscaldamento veloce interno, anche con la struttura e riprovare i movimenti che stiamo preparando, e poi fuori a provare dei movimenti di arrampicata, double tap, lachè e “boulder urbano”.

Abbiamo poi concluso con un potenziamento di gambe, con saltelli alla corda (100), alternati da box jump (20) (per me zavorrati) e poi salti pliometrici di rimbalzo veloce (15). Concludo con squat 1 gamba + 3 x deadlift a 65 Kg (per 3 serie)

Giovedi acrobatica sempre al circo, potenziamento sostanziale delle spalle in tenuta e spinta; infine mentre il flic indietro funziona decentemente  (almeno, sul materasso, mi sembra venire benino), la ribaltata ancora necessità di una piccola assistenza. Un bel lavoro anche sul presalto, che più ci  pensi e meno viene. 🙂

Allenamento 18-24/03/13

Doveva iniziare un periodo più tecnico e di “break the jump”, ovvero di movimenti da sbloccare dove interviene anche una certa componente di “paura”. Il clima non ha aiutato , e nemmeno le energie in campo, e cosi ho anticipato il potenziamento di gambe, il cui obbiettivo è chiudere un precision di 10 piedi a terra.

Lunedi: Abbiamo appunto lavorato su un certo condizionamento di gambe, concentrandoci su gesti un po’ più specifici all’inizio come scatti e salti vari; abbiamo poi inserito i circuiti un po’ più tecnici di 2 o 3 elelementi e per finire una sessione di condizionamento a circuito su 10 stazioni, molto “funznionale” . 2 nuovi partecipanti si uniscono al corso.

Martedi: riesco a arrampicare di nuovo finalmente, e anche con un certo tempo di stop mi sembra di non aver perso molto (se non la memoria delle prese e delle sequenze dei circuiti). In contempo lavoro più su passaggi tosti e brevi e poi faccio qualche salita con la corda per risvegliare un po’ la memoria mia e del compare.

Mercoledi: Al circo con  corso, ripassiamo un po’ la sequenza tra la struttura.

Poi cerchiamo di provare un po’ un nuovo movimento e quindi usciamo: allenamento in esterna lavorando su un percorsino con drop e wall run abbastanza alti, e poi precision e drop – precision altrettanto alti. Insomma, forse non sono break the jump ma un buon lavoro di impegno totale.

Giovedi: Acrobatica al circo, buona parte di potenziamento e streeching dinamico , poi qualche via area su trapezio e qualche esercizio di verticale, concludo con con qualche salto avanti dal trampolino (che ancora non risco a chiudere per bene neanche sui materassi).

Venerdi riposo, la maledizione del raffreddore dei colleghi si avvera, dannazione.

Sabato tengo il workshop a Gallarate presso la Fusion Dance Project, c’è anche un nuovo partecipante.Dopo un’adeguato riscaldamento e gioco di aequilibrio, ci cocentriamo sugli ultimi movimenti base ancora poco visti (tic tac, salto di braccia). Infine cerchiamo di ricostruire la coreografia che avevamo iniziato, per presentarla a fine anno.

Domenica sono davvero cotto , il raffreddore è al massimo! Pero’ posso dire che anche con il lavoro ad alta intensità di lunedi e mercoledi, le mie gambe hanno sopportato bene, durante e dopo l’allenamento. E sono contento perchè i movimenti erano abbastanza carichi per articolazi varie, ma sembra quasi di non averli sentiti.

Allenamento 04-10/3/2013

Settimana un po’ fiacca dopo il raffreddore della scorsa, ho accumulato un po’ di fatica e una bella contrattura alle spalle.

Lunedi: parto con gli outdoor avanzati , siamo in 3. Leghiamo a un buon ritmo alcuni percorsini ad alcuni passagi singoli un po’ più psicologici, iniziando e finindo con un discreto condizionamento intenso.Misuriamo i tempi sui 100 e 200 metri: sono a 14 secondi e a 33 secondi, ma sono certo di poter far meglio a gambe più leggere e con una partenza più decisa sui 200. La prossima settimana rifaro’ il test.Il corso vede alcuni movimenti di agilità ( spin vari) e un percorsino da ripetere 10 volte un più “crudo).
E’ la giornata del “blocco verticale” che affrontiamo io e gli avanzati : 11 serie di 11 secondi in verticale e 11 piegamenti.
Spezzo facendo 3 serie + 3 serie + 4 serie, le cui ultime 4 fatte sulle ginocchia (purtroppo erano le 22 e 30 e dovevo chiudere la palestra).

Martedi salta ogni cosa, sono troppo stanco , credo di avere accumulato troppo volume tra domenica e lunedi.

Mercoledi: ho il corso al circo, potenzio prima da solo con 2×5 muscle up e qualche tentativo di muscle up agli anelli e negative.  Il corso ruota attorno alcuni percorsinie  combinazioni sulla struttura, cercando di creare qualche coreografia decente. Finiamo con qualche movimento più “creativo” alle sbarre e anelli.

Giovedi: Mi sento pesante, il corso di acrobatica quindi non fila proprio liscio ma riesco comunque a provare un po’ di risalite tra corde e tessuti  qualche ribaltata avanti e indietro. (oltre a un buon potenziamento iniziale)

Venerdi volevo fare l’ultma giornata di tabella prima dello scarico e test, ma sono bloccato alle spalle, approfitto per sciogliere un po’. Dato il volume degli ultimi 2 mesi, arrivare a un giorno prima al limite mi s embra comunque un buonr risultato di programmazione. Vedremo settimana prossima come andranno i risultati.

 

Allenamento 11-17/2/13

Inizio questo post, dell’allenamento della settimana scorsa, con una nota un po’ amara: mi capita di confrontarmi con le mie passioni e quello che portano, in concreto. Mi capita di percepire la furbizia di chi tenta di dimostrare cio’ che vorrebbe essere ma che gli riesce in parte, perchè dotato di molto orgoglio.

Mi capita su facebook, in rete sui forum, social network e anche di persona a volte, mi capita di leggere e sentire atleti perfetti, arrampicatori audaci, eroi da guerre stellari; cuochi e cuoche provetti, sciatori che spaccano, traceurs imbattibili e pronti a ogni fatica, allenamento, cerchio della morte.

Poi boh, c’è la realtà, il mio paesello buco del mondo al buio e al freddo di questo inverno lungo in cui ad allenarci seriamente e duramente siamo in 3 , dove lavoro tutto il giorno per mantenermi e dove le persono che conosco che sanno cucinare decentemente hanno dai 60 anni in su. I ragazzi hanno difficoltà a correrre, a saltare, a fare 10 piegamenti decenti, a sollevarsi da seduti a in piedi senza mani.A fare la minima fatica. La passione si misura nel mondo reale, nel concreto passare le mani gelide sui muri grigi. Sullo svegliarsi e cercare di esplorare se stessi e il mondo circostante, sul darsi degli obbiettivi e cercare di raggiungerli, cercando di non farsi influenzare da tutti i venticelli che ci sfiorano, anche se a volte molto piacevoli. Sacrificando qualcosa, sicuramente, facendo scelte. A me non interessa minimamente di dare un ordine di importanza a queste persone, ma a volte per la debolezza di una passione ferita, mi piacerebbe poter far valere i miei valori. Come possiamo essere affidabili se ogni impegno preso , anche solo con noi stessi, puo’ essere stravolto da qualunque oppurtunità che ci pare gradevole?? Quante volte mi viene da pensare: “Ma dove cazzo siete?dove eravate?”

Costi quel che costi, voglio rimane cio che sono e apprendere piano piano cio’ che mi appassiona veramente. Nel mio piccolo e a volte solitario spazio, ma almeno sincero . In realtà spero solo in questo, un po’ più di sincerità verso se stessi prima di tutto.

Allenamento:

lunedi:Dopo un piccolissimo richiamo di braccia, corso: palestra chiusa per carnevale,allenamento esterno dopo una giornata di nevicata. Ne approfittiamo per fare una piccola corsa fino ai Lagoni di Mercurago, parco naturale, con qualche piccolo offroad tra ruscelli ghiacciati e rami secchi. La neve avvolge tutto ed è quasi un peccato affrontare tutta questa pace di corsa. Qui il tracciato satellitare su mappa.

martedi: Yoga, maestro diverso, mi ha spezzato i lombari e i bicipiti femorali! con esercizi apparentemente semplici, ma con una tenuta di un po’ di minuti (sopratutto alcune flessioni laterali del busto da in piedi). Il problema è che ha sofferto un po’ la cervicale su alcuni ponti e candela.

mercoledi: Corso al circo Clap, accuso la fatica del test della settimana prima e della fatica della corsa. Questa è sicuramente la settimana in cui supercompensare. 🙂 . Con i bimbi lavoro  sulla quadrupedia e roll avanti e indietro, con gli adulti usciamo e giochiamo con un po’ di movimenti in scioltezza al parco giochi, spin, elicottero, volteggi. Freddo che sale, torniamo per lo streeching.

giovedi: Acrobatica la Circo, un po’ di gioco con esercizi a coppie davvero divertenti e propedeutici, e poi qualche movimento specifico di ribaltata e salto avanti.

venerdi:Autogestione del liceo scientifico due gruppi, dalle 8 alle 10 il primo, dalle 10 alle 12 il secondo. il primo gruppo sono circa 40 persone. Per fortuna a darmi una mano ci sono un paio dei ragazzi del corso più esperti (Marco e Mattia) e Simone , di un gruppo di allenamento di Borgomanero, no-cage team. Il corso fila liscio e con buone soddisfazioni, c’è una buona concentrazione e riusciamo a lavorare su stazioni diverse in piccoli gruppi. A mio parere , esperienza positiva, per tutti e cerchio finale con i piegamenti che ti spezzano. le foto qui!

In serata preparo la tabella per le prossime 3 settimane per poi ritestare con la stessa prova. ora che le ho digitali, settimana prossima le posto.

sabato: Corso a Gallarate, presso Fusion Dance Project. ottimo allenamento! ci viene a trovare Nik (esperto traceur della zona e amico) che approfitta della struttura della palestra per provare qualche movimento. Speriamo in una più ampia partecipazione, magari per partire con corsi nella zona. Allenamento lungo dove possiamo allenare un po’ il corpo con qualche esercizio a coppie, la tecnica e la mente con qualche salto di braccia un pochino più in alto, e poi divertirci con altri movimenti di fluidità e acrobatici.

domenica: Frequento un seminario di shatsu. Interessante. ora conosco i punti delle 7 stelle di hokuto………No non è vero, ma è stato molto rilassante. Grazie anche a chi me lo ha consigliato e mi ha dato la sveglia per frequentarlo!

Allenamento 4-10/2/13

Piccolo riassunto della settimana:  il punto principale è che non ho superato quanto mi ero promesso e quindi proseguiro’ ancora con la tabella.  Credo di dover fare un miglior compromesso con i climb up, dipendono moltissimo dal muro su cui si effettuano: 7 di seguito possono essere davvero lontani quanto invece facilmente ottenibili.

Lunedi corso, cominciamo con gli outdoor anche se la temperatura e la luce sono a livelli infimi. Null’altro che un’ostacolo in più, anche perchè dopo un po’ di movimento ritorna il consueto caldo. Allenamento vario con un po’ di condizionamento tramite il movimento e tecnica divisa in due piccoli gruppetti. Spot nuovo per il gruppo. Si ripetono una decina di volte i movimenti fondamentali (corsa, salti, quadrupedia, arrampicata), in diverse situazioni.

martedi, arrampicata:inizio ad ambientarmi un po’ nella palestra e gira bene sul pannello, faccio qualche boulder un po’ più duro (senza finirlo), ma fino a quando non ne ho più. Finisco con qualche salita con la corda, semplice selmplice, più per non perdere il feeling io e la mia compagna di cordata.

mercoledi, test fisico + corso parkour. E’ un po’ il giorno della prova e ammetto che sono stupidamente un po’ emozionato. Ho poco tempo e faccio un riscaldamento penoso, e sento la fatica del giorno prima bella presente.

Il test è:

2 serie da 5 muscle up + 2 serie da 7 climb up + 2 serie da 10 pull up + 2 x 3 handstand pushup. (pause di 3 minuti tra ogni serie ed esercizio)

Sui muscle up, anche se lenti, tutto  ok. bene. sui climb up come scritto non concludo la prima serie, sento il dorso freddo e  non seguirmi più. Il muro era tra i peggiori possibili (zero grip sui piedi, presa dolorosa). Riprendo con 10 di seguito su muro invece facilitato (grip assoluto e presa quasi completa), e le concludo. i pull-up buoni i primi 10, la seconda serie mi fermo a 8, le altre due sarebbero  state incomplete. Ovviamento zero kipping. Finisco con gli hspu, che vanno, ma il problema è che ne farei anche 5 in una serie, ma non completi (ovvero la testa non tocca il pavimento e le braccia sono troppo larghe, un pessimo modo per considerarle complete). Conclusione lavorero’ per ottenere almeno una hspu completa decente e sulle climb up (Cosa che non lavoravo direttamente da tempo), alleggerendo un po’ la tabella fin qui seguita per aggiungere qualche movimento più specialistico.

A seguire ho il corso, in esterna, anche qui sono felice dei progressi e di alcuni passaggi aperti dai ragazzi: davvero ottimo. Il resto è un circuitino con qualche problem solving e un po’ di scioltezza tra le panchine di marmo.

giovedi:  acrobatica con il circo, mi sono deciso e lo seguiro fino alla fine dell’anno. Assorbo un po’ di rudimenti e progressioni di allenamento che sicuramente mi saranno utili anche come insegnante. Intanto affino quel poco che so e provo in sicurezza flick avanti e indietro (Che faccio quasi tutto da me!), sono contento per la prima volta!

sabato mattina,  anche grazie ai ragazzi che mantegono la passione del parkour e dell’allenamento fuori dai corsi, ci tiriamo insieme per un allenamento in uno spot che ritengo la “piccola vauxall” del Novarese (vabbe’ esagero). E mi tolgo un paio di soddisfazioni di movimenti tosti (non complicati, solo al limite delle mie possibilità). Finiamo con 30 climb up, divisi a set di 2 3 4 ripetizioni. Iniziamo a volumizzare anche i climb up.

 

Allenamento 28-3/01e02/13

Piccola recensione della settimana appena passata, grazie a chi legge nonostante la lunghezza e nonostante gli argomenti :

lunedi, prima potenziamento braccia personale, basato su qualche progressione sempre da verticale, muscle up agli anelli, e lever alla sbarra (ovviamente tentativi di progressioni, più che progressioni vere e proprie). Poi al corso, tecnica con movimenti singoli un po’ più duri e movimenti in scioltezza, per finire con dei circuitini esplosivi e pliometrici, circuito condizionante e per finire, tabata burpees. Conclusione della fase di potenziamento di gennaio.

martedi, Yoga, sessione più di equilibrio e comunque sempre ottimo recupero attivo.

mercoledi, lezione riuscita meglio con i ragazzi più giovani del circo dopo qualche modifica all’organizzazione della sessione, e poi ultima lezione “condizionante” per i ragazzi più grandi: esercizi di controllo di atterraggio, balzi pliometrici, e ancora controllo. Si finisce con potenziamento braccia per gli ultimi 45 minuti.

Giovedi ho un po’ per caso provato acrobatica al circo e devo dire mi è piaciuto parecchio. Ora si tratterà di concentrare tutte queste prove verso un obbiettivo, ma la scelta non è mai semplice. Comunque mi è servito moltissimo per capire che il lavoro che sto facendo in autonomia è sulla strada giusta.

Sabato Outdoor con ParkourWave a Bergamo: un paio di ore di allenamento in esterna, con i ragazzi dei corsi di Bergamo e istruttori al gran completo! Bel riscaldamento con un paio di movimenti non male, ci dividiamo un due gruppetti, e partecipiamo a qualche movimento più difficile, dove la difficoltà è sicuramente aumentata dall’umido della pioggia appena finita. Qualcosa mi porto a casa, che fa sempre bene.

Settimana prossima faro’ il test di forza sulle braccia, se andrà, pubblichero’ la tabella seguita, altrimenti proseguirò per un altro mese circa. Intanto si iniziano gli outdoor anche ad Arona. Partecipate!

Allenamento 7-13/01/13

Settimana in cui riprendono i corsi e in cui si riprende il ritmo “normale” delle giornate:  qualche cosa sembra rassicurarmi con queste certezze.

-Lunedi, un’oretta prima del corso affronto la prima parte di tabella di potenziamento braccia (che è ancora top secret) che concludero’ durante l’allenamento con i ragazzi: la parte tecnica sarà incentrata sui volteggi caratterizzati dalla fluidità o dalla dimensione, mentre la parte di condizionamento sarà quadrupedia varia mischiata a corsa con ostacoli vari di durata 30 minuti.

Ho preso in considerazione alcuni cambiamenti: alcune parti dell’allenamento come il riscaldamento saranno portate avanti dai ragazzi più esperti oltre che da me; nella fase di condizionamente quando riterro’ opportuno, io seguiro’ il mio allenamento personale.

Inoltre le fasi delle lezioni’ saranno tenute almeno per un po’ con approccio molto razionale e un poco meno “tradizionale”: 15-35-35-15 (riscaldamento, tecnica, condizionamento, defaticamento).

-Martedi recupero attivo con qualche esercizio e allungamento.  Molto tranquillo, il giorno dopo devo donare all’Avis. Mi gusto al cinema vita di Pi, di cui ci sarebbe da parlarne per ore e ore, un film da vedere almeno 2 volte.

-Mercoledi donazione, e pomeriggio abbastanza impegnativo…per fortuna non si dovrebbere affaticare il sistema cardio vascolare, ma a volte non dipende solo da noi. In ogni caso alla sera ho il corso al Circo: tecnica ancora incentrata sui volteggi (kong, o saut de chat) utilizzando i nuovi ostacoli, e poi qualche gioco-danza con i tubi della struttura: devo dire che questi movimenti rimangono i più ostici sopratutto per renderli belli agli occhi.

Il condizionamento è del tutto simile a lunedi, mentre invece completo la tabella delle braccia.

-Giovedi, provo il mio nuovo abbonamento alla palestra di arrampicata con mia figlia: sono abbastanza stanco e sopratutto ho una piccola contrattura al trapezio destro;  cosi arrampico molto tranquillamente risvegliando un po’ di movimenti al pannello con le scarpette e sopratutto cercando di stimolare un po’ la mia “compagna di cordata”, attendendo che vengano ritracciati dei bei boulder.

-Venerdi potenziamento gambe: 100 saltelli corda, 4×5 front squat (40,50,50,60 kg, questi ultimi non front), 4×3 dead lift (60,6070,70 kg), 100 saltelli corda e 25 calf per gamba. Ho cercato di riprendere qualcosa per documentare un po’ ed avere qualche consiglio/commento:

-Sabato: Approfitto del we praticamente sgombero da ogni impegno per un allenamento per Arona, cercando di lavorare un po’ sui salti con un po’ di altezza (nei video c’è da sommare almeno un paio di metri oltre ai blocchi di marmo da cui mi muovo), poi running con uno o due passi di ricorsa stretti: ho notato una notevole differenza di sicurezza nello stretto, dove la rincorsa non puo’ essere gestita ma ci si puo’ solo spingere. Anche qui, ho cercato di riprendere qualcosa, sul secondo video c’è l’audio perchè si capisce che continuo il movimento dal rumore!.

Qualche altro movimento e poi via con la terza e ultima sessione di braccia della settimana.

-Domenica riposo con passeggiata nel bosco. Spero di avere ilt empo di condividere qualche riflessione estemporanea all’allenamento settimanale, materiale ne ho,  ora manca solo il tempo!

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